lunedì 22 ottobre 2018

Moda: come sarà lo shopping con le nuove tecnologie..?




Per 6 Millennial su 10 lo shopping di moda sarà sempre più influenzato dall’impatto delle nuove tecnologie: oltre la metà di questa fascia della popolazione, tecnologicamente matura e con un ruolo sempre più importante nel fashion system,dichiara di apprezzare servizi come i negozi self-service (58%),  l’assistenza vocale (50%) e la realtà aumentata (65%). Circa 1 su 3, inoltre, aumenterebbe i propri acquisti del 50%, sia in negozio sia online, grazie a questi nuovi strumenti e metodi di pagamento innovativi.
A tracciare questo quadro è la terza edizione del Lanieri Fashion Tech Insights 2018, il report annuale sui nuovi trend tecnologici del mondo della moda, realizzato dall’ Istituto Piepoli per Lanieri, e-commerce di abiti maschili su misura Made in Italy .
1 italiano su 5 (21%) ha un approccio omnichannel in fatto di acquisti di moda, distribuendo equamente il proprio shopping tra web e boutique. A preferire un approccio integrato sono soprattutto i Millennial, che dimostrano performance più elevate rispetto alla media del campione: 1 su 3 (31%), infatti, acquista abitualmente sia in store sia sul web. Il negozio tradizionale non risulta comunque sconfitto dalle strategie omnichannel dei brand: il 42% degli intervistati dichiara di effettuare qui la totalità dei propri acquisti di moda; infatti, se solo il 17% dei più giovani lo sceglie in esclusiva, nel target d’età superiore ai 54 anni la percentuale sale al 69%.
Il 38% degli italiani dichiara di gradire un punto vendita dove acquistare in autonomia tramite il proprio smartphone senza l’ausilio di commessi e cassieri, e oltre la metà degli intervistati aumenterebbe i propri acquisti se potesse accedere a un punto vendita del genere. Ma per il restante 49% il ruolo dell’addetto alle vendite sembra restare fondamentale, tanto che questa parte del campione non farebbe acquisti in un negozio senza poter contare sulla sua competenza.
Un concept store di questo tipo attrae soprattutto il cluster più consapevole sia dal punto di vista tecnologico sia per coscienza fashion, i Millennial. Il 58% di loro, infatti, farebbe volentieri shopping in un negozio senza casse e addetti alle vendite: ben 1 su 3 aumenterebbe i propri acquisti del 50% grazie a questa tecnologia. Molti poi quelli, sopratutto fra i millenial ( 60%), che vedrebbero con grande favore l'introduzione del riconoscimento facciale per fare acquisti.
E per quanto riguarda i metodi di pagamento? Anche qui le risultanze uscite fuori dal sondaggio appaiono assai interessanti per capire tendenze e possibilità da sfruttare del commercio in genere. Innanzitutto il tema della criptomonete, che per ora riguardano una piccolissima di nicchia nel mondo degli online shopper italiani. Ben il 79% degli italiani dichiara di non possederle e di non esserne interessato. Ma le possibilità che possano un giorno avere un impatto importante sulle abitudini di acquisto nel mercato del lusso e della moda di alto profilo sono buone. 1 Millennial su 10, infatti, aumenterebbe i propri acquisti fashion sul web se potesse pagare con i bitcoin.
La diffusione di metodi di mobile payment innovativi invece accrescerebbe in modo considerevole la propensione all’acquisto per metà del campione intervistato: in particolare, circa 1 italiano su 10 aumenterebbe i suoi  acquisti del 75% e 1 su 5 incrementerebbe lo shopping del 50%. Ancora una volta, a pesare è la fascia dei Millennial: ben 1 su 3, ad esempio, aumenterebbe i propri acquisti del 50% se potesse utilizzare questi strumenti. Infine tema importante sopratutto per quanto riguarda l' ecommerce, di questi tempi, è sicuramente quello della privacy. La metà degli italiani, infatti, non utilizzerebbe per esempio tecnologie come il riconoscimento facciale perché preoccupato di condividere i propri dati. 1 italiano su 5 ha indicato una maggiore protezione dei dati al momento del pagamento online (21% del campione) e la garanzia che i dati personali non siano condivisi a terzi senza il proprio consenso (19%).
vcaccioppoli@gmail.com

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