Per 6 Millennial su 10 lo shopping di
moda sarà sempre più influenzato dall’impatto delle nuove
tecnologie: oltre la metà di questa fascia della popolazione,
tecnologicamente matura e con un ruolo sempre più importante nel
fashion system,dichiara di apprezzare servizi come i negozi
self-service (58%), l’assistenza vocale (50%) e la realtà
aumentata (65%). Circa 1 su 3, inoltre, aumenterebbe i propri
acquisti del 50%, sia in negozio sia online, grazie a questi nuovi
strumenti e metodi di pagamento innovativi.
A tracciare questo quadro è la terza
edizione del Lanieri Fashion Tech Insights 2018, il report annuale
sui nuovi trend tecnologici del mondo della moda, realizzato dall’
Istituto Piepoli per Lanieri, e-commerce di abiti maschili su misura
Made in Italy .
1 italiano su 5 (21%) ha un approccio
omnichannel in fatto di acquisti di moda, distribuendo equamente il
proprio shopping tra web e boutique. A preferire un approccio
integrato sono soprattutto i Millennial, che dimostrano performance
più elevate rispetto alla media del campione: 1 su 3 (31%), infatti,
acquista abitualmente sia in store sia sul web. Il negozio
tradizionale non risulta comunque sconfitto dalle strategie
omnichannel dei brand: il 42% degli intervistati dichiara di
effettuare qui la totalità dei propri acquisti di moda; infatti, se
solo il 17% dei più giovani lo sceglie in esclusiva, nel target
d’età superiore ai 54 anni la percentuale sale al 69%.
Il 38% degli italiani dichiara di
gradire un punto vendita dove acquistare in autonomia tramite il
proprio smartphone senza l’ausilio di commessi e cassieri, e oltre
la metà degli intervistati aumenterebbe i propri acquisti se potesse
accedere a un punto vendita del genere. Ma per il restante 49% il
ruolo dell’addetto alle vendite sembra restare fondamentale, tanto
che questa parte del campione non farebbe acquisti in un negozio
senza poter contare sulla sua competenza.
Un concept store di questo tipo attrae
soprattutto il cluster più consapevole sia dal punto di vista
tecnologico sia per coscienza fashion, i Millennial. Il 58% di loro,
infatti, farebbe volentieri shopping in un negozio senza casse e
addetti alle vendite: ben 1 su 3 aumenterebbe i propri acquisti del
50% grazie a questa tecnologia. Molti poi quelli, sopratutto fra i
millenial ( 60%), che vedrebbero con grande favore l'introduzione del
riconoscimento facciale per fare acquisti.
E per quanto
riguarda i metodi di pagamento? Anche qui le risultanze uscite fuori
dal sondaggio appaiono assai interessanti per capire tendenze e
possibilità da sfruttare del commercio in genere. Innanzitutto il
tema della criptomonete, che per ora riguardano una piccolissima di
nicchia nel mondo degli online shopper italiani. Ben il 79% degli
italiani dichiara di non possederle e di non esserne interessato. Ma
le possibilità che possano un giorno avere un impatto importante
sulle abitudini di acquisto nel mercato del lusso e della moda di
alto profilo sono buone. 1 Millennial su 10, infatti, aumenterebbe i
propri acquisti fashion sul web se potesse pagare con i bitcoin.
La diffusione di metodi di mobile
payment innovativi invece accrescerebbe in modo considerevole la
propensione all’acquisto per metà del campione intervistato: in
particolare, circa 1 italiano su 10 aumenterebbe i suoi acquisti
del 75% e 1 su 5 incrementerebbe lo shopping del 50%. Ancora una
volta, a pesare è la fascia dei Millennial: ben 1 su 3, ad esempio,
aumenterebbe i propri acquisti del 50% se potesse utilizzare questi
strumenti. Infine tema importante sopratutto per quanto riguarda l'
ecommerce, di questi tempi, è sicuramente quello della privacy. La
metà degli italiani, infatti, non utilizzerebbe per esempio
tecnologie come il riconoscimento facciale perché preoccupato di
condividere i propri dati.
1 italiano su 5 ha indicato una maggiore protezione dei dati al
momento del pagamento online (21% del campione) e la garanzia che i
dati personali non siano condivisi a terzi senza il proprio consenso
(19%).
vcaccioppoli@gmail.com
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