Da
luglio
2020 ci
sarà l'abolizione
delle tariffe elettriche e del gas del
servizio di maggior tutela, ovvero avverrà il completo passaggio
al mercato libero dell'energia.
In altre parole, i clienti in maggior tutela non potranno più pagare
la luce ed il gas al prezzo del tutelato, ma dovranno scegliere un
fornitore del libero
mercato.
Negli anni 90 il Dl.
n. 79 del 16 marzo 1999 (decreto
Bersani) ha avviato la liberalizzazione
del mercato.
Tale decreto, che recepiva ufficialmente le indicazioni della
direttiva comunitaria del 1996 volta alla creazione del Mercato
Unico dell'energia in Europa,
ha portato ad una graduale liberalizzazione
delle attività di
produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita
di
energia elettrica. Dal
luglio 2007 il mercato dell'energia in Italia è liberalizzato,
ogni fornitore cioè può decidere di entrare sul mercato in
qualsiasi momento e gli utenti possono liberamente decidere a quale
fornitore rivolgersi.Secondo l'ultima relazione annuale Arera (
autorità per la regolazione per Energia reti ed Ambiente), gli
italiani interessati a questo passaggio sono poco
meno di 17 milioni:
per cui circa la metà delle utenze in Italia, che si stima in 30
milioni, dovrà obbligatoriamente passare alle offerte del Mercato
Libero
entro luglio 2020. In alternativa entrerà nel cosidetto mercato di
salvaguardia.I
clienti
domestici del mercato a
maggior tutela,
ad oggi, rappresentano il 57%
delle quote del mercato.
Questo vuol dire che il mercato libero sta avanzando, è passato dal
49 al 53% dal 2017 al 2018. Questo perche frose non è ancora stato
ben chiarito la differenza fra le due tipologie di mercati. Molti non
effettuano lo switch, perche non sono stati bene informati su cosa
significhi la liberalizzazione del mercato energetico. Con il mercato
tutelato,
i consumatori hanno accesso all’energia alle condizioni economiche
e contrattuali fissate dall’autorità per l’energia.
Concretamente, la “tutela” è la condizione che garantisce, a
tutti quei consumatori che non hanno ancora aderito al mercato
libero, contratti energetici in cui il prezzo dell’energia è
calibrato trimestralmente da ARERA (Autorità di Regolazione per
Energia Reti e Ambienti) in base all’oscillazione del valore delle
materie prime sul mercato. Con
il mercato libero, invece, non
ci sarà più l’authority di Stato a controllare i costi
dell’energia e il mercato sarà determinato dalle società
elettriche che offriranno, in concorrenza tra loro, diverse soluzioni
contrattuali ai consumatori. Gli utenti perciò sceglieranno
l’operatore che offre le tariffe migliori secondo
le loro esigenze e con il prezzo determinato appunto dalla
concorrenza tra operatori e dall’incrocio tra domanda e offerta.
Questo quindi cpome di solito avviene dovrebbe portare sicuramente
benefici agli utenti, perché inevitabilmente maggiore concorrenza
produce quasi sempre un abbattimento dei costi per i consumatori. Ma
occore però avere delle accortezze per evitare che si possa finire
nelle mani di qualche operatore senza scrupolo. Ecco che allora che
diventa determinante scegliere con cura il fornitore del servizio, Ma
anche la tecnologia potrebbe forse aiutare i clienti a districarsi in
un mare di offerte. Per esempio la blockchain, la nuova innovativa
tecnologia decentralizzata, potrebbe essere una soluzione ottimale
per garantire che il servizio possa avere tutti crismi di sicurezza e
garanzia del caso. Ma ad oggi nessun operatore ancora esiste sul
mercato che possa offrire un servizio di erogazione di energia e gas
in blockchain, ma non è detto che in futuro cio non possa accadere.
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