In
un mondo letteralmente devastato dallo scoppio della pandemia di
Covid19, che ha praticamente fermato il mondo, occorre ripensare
molte cose che fino a soli due mesi fa facevano parte delle nostre
abitudini quotidiane. Gli effetti del coronavirus saranno devastanti
sulla economia mondiale, per uscirne occorrerà allora, come dicono
gli esperti, trovare nuove forme di business, perché molte attività
tradizionali purtroppo saranno spazzate via. E' indiscutibile,
infatti, che molti settori della economia dovranno per forza di cose
reinventare il loro modello di business per sopravvivere. Ma anche
per questo, come si dice spesso, ogni crisi porta con se anche nuove
opportunità. Chi si ferma è perduto allora potrebbe essere il motto
che meglio si adatta ad una situazione cosi destabilizzante come
quella in cui stiamo vivendo. La tecnologia come abbiamo visto ha
sicuramente un ruolo decisivo nel aiutare tutti noi in questa
difficilissima fase. Lo smart working o la didattica a distanza sono
due semplici esempi di come la tecnologia possa rappresentare una
chiave fondamentale per svolgere attività da casa. L’ecommerce poi
è una delle altre opportunità che la tecnologia mette a
disposizione per chi è costretto a casa, ma anche tutto la parte
legata al controllo della privacy e dei dati personali sarà un
aspetto in cui la tecnologia potra e dovra avere un ruolo sempre piu
preponderante, come le app che stanno nascendo per il tracciamento
dei contatti sono lì a dimostrare. Ed ecco allora che parlando di
privacy e di controllo di dati, la tecnologia più innovativa, in
questi campi, che si è affacciata nell'ultimo decennio pare essere
quella della blockchain. Il 5 Aprile scorso il World Economic Forum
(WEF) ha rilasciato un rapporto in cui ha apertamente dichiarato che
la blockchain e la digitalizzazione sarebbero la soluzione adatta per
il traccaimento dei dati e il controllo delle catene di
approvvigionamento per sopravvivere a crisi come quella causata da
Covid-19.
La
catena di blocchi, infatti, che permette di registrare su un libro
mastro tutte le transizioni effettuate permette di essere una
soluzione definitiva per tutti i problemi legati alla privacy e al
tracciamento dei dati stessi.. Il mondo energetico per esempio,
quello immobiliare, il finanziario o quello appunto del commercio
online hanno già mostrato come la tecnologia dei blocchi possa
essere la soluzione migliore per superare alcuni ostacoli legati alla
privacy, controllo dei dati, e alla sicurezza degli stessi. Ma
secondo i fondatori di Coinshare e della sua innovativa piattaforma
Coin market, che dalla sua nascita, poco più di un anno fa, vanta
al suo attivo una community di oltre 400.000 iscritti, la blockchain
e la sharing economy potrebbero essere un “ancora di salvezza”
per tutti coloro che si trovano in una condizione di difficoltà
economica. Creata come prima rivoluzionaria piattaforma di sharing
social commerce completamente in blockchain, con lo scoppio della
pandemia si è ancora ulteriormente evoluta, adattandosi rapidamente
alla nuova situazione, come spiega il fondatore Luigi Maisto “ La
nostra iniziativa non è solo una opportunità incredibile di
risparmio per tutti coloro che si iscrivono, ma offre anche la grande
possibilità di ricevere, per ogni singola operazione effettuata,
moneta digitale e di poter cosi guadagnare da una attività di
sharing economy, in maniera semplice facile e molto interessante dal
punto di vista remunerativo. Basta solo avere un po' di buona volontà
e di spirito imprenditoriale e ci si può creare una attività
autonoma complementare alla propria attività per farla poi diventare
magari la propria attività primaria”. D'altra parte della sharing
economy come soluzione per uscire da un capitalismo, ormai da oltre
un decennio in crisi, ne aveva parlato nel lontano 2016 Jeremy
Rifkin, il visionario economista americano, diventato una sorta di
guru della nuova economia digitale. “La risposta ai cambiamenti
climatici, all’ecosistema in difficoltà, alla distribuzione della
ricchezza a dir poco squilibrata, a una crisi economica che non ha
dato tregua per anni, è la sharing economy, l’economia a costo
marginale zero. È un’economia basata sull’internet delle cose,
l’unica soluzione che può, in breve tempo, salvare una specie,
quella umana, che altrimenti potrebbe non vedere la fine del secolo”.
Parole profetiche sarebbe il caso di dire, in un momento cosi
drammatico come quello attuale, in cui il digitale e la condivisione
delle cose e dei rapporti diventano sempre più fondamentali, e
potrebbe essere una delle chiavi di volta per superare la grave crisi
sistemica scoppiata. Coinshare nella mente dei propri fondatori,
sarebbe proprio lo strumento grazie al quale ognuno può crearsi una
propria attività all’interno della sharing economy in blockchain.
Il problema potrebbe essere come affrontare questa sfida che ai più
può sembrare magari ardua. E proprio a questo scopo è stata
realizzata una infrastruttura digitale, atta a guidare le persone
verso questo percorso, che potremo definire di profesionalizzazione
digitale. A fianco della piattaforma di social commerce, infatti,
dove gli iscritti possono acquistare beni di prima necessità ( tra
pochi giorni saranno anche commercializzate le nuove mascherine
chirurgiche lavabili con marchio della società), in questi due mesi
di lockdown è stato creato un apposito sito educational
“smartworking, coinshare.it”, accendendo al quale è possibile
assistere a veri e propri tutorial settimanali sulla blockchain e
sulle possibilità che essa offre. Il concetto è piuttosto semplice
e prevede, come detto, la possibilità di entrare in un circuito di
circa 1500 aziende, in cui fare i propri acquisti sia con moneta
fisica che con il token TCJ della società, ad ogni acquisto è
previsto un ritorno percentuale in moneta digitale, con il meccanismo
del cashback e con la possibilità di guadagnare anche dagli acquisti
degli altri iscritti, in piena filosofia sahring economy. In aggiunta
a ciò per chi vuole è possibile seguire un percorso formativo per
arrivare ad una piena consapevolezza sull'utilizzo della stessa e
sul come potersi creare entrate aggiuntive. Si comincia il Martedì
con il webinar sui “nomadi digitali” cioè coloro che lavorano da
remoto, argomento quantomai attuale in questa fase. Il mercoledì
invece è la volta della blockchain accademy una vera e propria
scuola di formazione per chi vuole conoscere tutti i segreti della
tecnologia del futuro. Il giovedi invece è la giornata
dell’approfondimento sullo smart working, dove viene spiegato come
sfruttare al meglio le nuove opportunità offerte dalla
digitalizzazione. Insomma per chi non vuole arrendersi alla gravita
della crisi che sta arrivando, il progetto coinshare offre una
innovativa ed interessante opportunità per innovarsi e crearsi una
remunerativa attività indipendente, tutta in digitale a cominciare
dalla moneta. Perchè come dice il vulcanico fondatore Maisto con
convinzione “ E’ assolutamente inevitabile che da qui a pochi
anni, la moneta digitale sostituisca completamente quella fisica. E
questa crisi non farà altro che accelerare il processo“
vcaccioppoli@gmail.com
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