giovedì 10 gennaio 2019

Accordo tra popolari e vox in Andalusia

Dopo giorni di serrate trattative nella tarda serata di ieri e’ arrivato la firma di un accordo fra Partito Popolare e  Vox, per eleggere un presidente in Andalusia, che dovrebbe essere, salvo clamorosi colpi di scena, il candidato popolare, Juan Manuel Moreno Bonilla. Dopo che infatti il 26 Dicembre scorso, i popolari e Ciudadanos avevano stilato un accordo programmatico per formare un governo, ora questo nuovo fatto mette il partito socialista fuori dai giochi definitivamente. Il patto fra il partito popolare di Pablo Casado e la formazione di destra di Abiscal, infatti, garantisce grazie anche ai voti di Ciudadanos, 59 deputati, quattro poi della maggioranza assoluta. La firma sull’ accordo programmatico è avvenuta, infatti, a Siviglia fra Il segretario regionale dei popolari Teodoro Garcia Egea è quello di Vox Javier Ortega Smith, dopo quasi sei ore di serrata trattativa. Il documento che si basa su 37 punti programmatici  rappresenta la quasi totale accettazione da parte dei popolari di quelle che erano le linee programmatiche della formazione di Abiscal, vera sorpresa delle passate elezioni nella regione. Secondo alcuni analisti questo accordo, che rappresenta un chiaro successo della destra di Vox, potrebbe essere un precedente per un qualche possibile accordo futuro, anche a livello nazionale. Nell’ accordo firmato infatti sono previste alcune iniziative che inevitabilmente potrebbero avere un impatto a livello nazionale. Primo fra tutti la decisione di espellere il più presto possibile ben 52000 immigrati irregolari. Una iniziativa, che chiaramente sbatte contro la politica della accoglienza portata avanti dal premier spagnolo Sanchez in questi ultimi mesi di governo. Ma oltre alla politica sulla immigrazione, cavallo di battaglia di Vox, il futuro governo andaluso dovrà  anche pensare a politiche fiscali meno opprimenti, come per esempio la eliminazione della tassa di successione  una radicale riforma del diritto familiare e un miglioramento della sanità, con un chiaro intento di “ combattere il così detto turismo sanitario”, ma anche proposte per migliorare il problema della precarietà e della disoccupazione della Andalusia. Sicuramente questo importante accordo rappresenta una svolta che estromette per la prima volta, dopo 36 anni, i socialisti dal governo, ma rappresenta anche una chiara vittoria della formazione di destra di Santiago Abiscal, che ha praticamente ottenuto quasi tutto quello che era nel suo programma elettorale. I popolari da parte loro che già avevano fatto una accordo con Ciudadanos di Alberto Rivera, rivendicano di aver ottenuto molto e di essere pronti a governare finalmente una regione, che soffre da “ troppo tempo una crisi dovuta alle assurde politiche dei socialisti”. Duro il comunicato della Moncloa che ha accusato Pp e Ciudadanos di essersi “ radicalizzati sulle posizioni della destra estrema in una deriva verso il sessismo e la xenofobia”. Ma certo è che questo per il premier spagnolo rappresenta  l’ ennesimo duro colpo nella sua breve ma già molto tormentata legislatura. La perdita della Andalusia, infatti, provocherà sicuramente molti malumori all’ interno  del partito socialista, dove la fronda contro il premier potrebbe allargarsi ulteriormente. Secondo gli ultimi sondaggi, infatti, malgrado i socialisti siano dati in testa nei sondaggi, con circa il 28%dei voti, la fiducia in Sanchez continua a calare. E’ facile perciò prevedere che anche in Spagna, come in Italia e in Francia, le elezioni europee di Maggio, saranno un passaggio fondamentale per capire quale potrà essere il futuro del governo nazionale.



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