Nel maggio 2018 un rapporto di Cheddar
ha affermato che Facebook è interessata a sviluppare una piattaforma
di criptovaluta nativa per aiutare la sua massiccia base di utenti a
effettuare transazioni senza utilizzare valuta supportata dal
governo. In assenza di conferma da parte dell’azienda, resta da
vedere quale sia la visione tecnologica della blockchain di Facebook.
Ma adesso quello che pareva un progetto embrionale sembra possa
realizzarsi in tempi piuttosto stretti. Secondo l’autorevole
quotidiano New York Times, Facebook starebbe trattando con numerosi
Exchange, per poter rilasciare il proprio Stablecoin agli utenti.
Un rapporto redatto da due giornalisti
del NYT, Nathaniel Popper e Mike Isaac, dal titolo “ Facebook and
Telegram Are Hoping to Succeed Where Bitcoin Failed” evidenzia come
le società di messaggistica, Facebook, Telegram e Signal stiano
creando una propria criptovaluta al fine di introdurre i consumatori
tradizionali nel mondo alternativo delle monete digitali.
La Stablecoin di Facebook verrebbe
integrata direttamente nel sistema di messaggistica WhatsApp, con la
possibilità per gli utenti di inviare in modo istantaneo fondi da
una parte all’altra del mondo a costi irrisori. D'altra parte nel
mondo della messaggistica sono già in piedi da qualche anno i
progetti per la creazione di criptovalute. Telegram, per esempio, che
conta circa 300 milioni di utenti in tutto il mondo, ha raccolto 1,7
miliardi di dollari per la sua Ico e, tramite una lettera agli
investitori, ha fatto sapere di avere ormai pronto al 90% il suo
progetto di criptovaluta Ton basato sul token Gram. Dal canto suo
Signal, un sistema di messaggistica con altissimi livelli di
sicurezza, avrebbe già ricevuto l’anno scorso finanziamenti per 30
milioni di dollari sul suo progetto Mobilecoin, e punta a incassarne
altrettanti anche quest’anno. Il progetto più ambizioso, però, è
certamente quello messo in piedi da Facebook, che facendo leva sulla
possibile integrazione di Whatsapp e Instagram potrebbe arrivare a
creare un mercato che conta ogni mese di 2,7 miliardi di utenti per
la sua moneta elettronica. Questo nuovo sistema secondo alcuni
vorrebbe fare concorrenza al rivale cinese We chat, che da tempo
permette ai propri utenti di effettuare pagamento tramite la propria
piattaforma e proprio questa cosa lo renderebbe molto piu famoso di
whatsapp. Come accade per il Bitcoin, le nuove valute criptate
organizzate tramite “social” renderebbero più facile il
trasferimento di denaro tra paesi, in particolare in quelli in via di
sviluppo, dove è difficile per la gente comune aprire conti bancari
e comprare cose online. Gli attuali progetti in discussione eliminano
il processo di estrazione mineraria che consuma energia su cui si
basa Bitcoin. “Ma è comunque probabile che le società di
messaggistica si trovino ad affrontare molti degli stessi ostacoli
normativi e tecnologici che hanno impedito al Bitcoin di diventare
‘mainstream’. La mancanza di un’autorità centrale sulle valute
criptate – un governo o una banca – innanzitutto, che le ha rese
particolarmente utili alla criminalità e l’architettura delle reti
informatiche che le gestiscono che rendono difficile gestire un
numero significativo di transazioni”, osserva il quotidiano
americano. Facebook ha più di 50 ingegneri che lavorano al progetto,
riferisce il Nyt. Un sito web del settore, The Block, ha tenuto
traccia del flusso costante di nuovi annunci di lavoro per il
progetto Facebook. Lo sforzo del colosso di Zuckerberg, che è
gestito da un ex presidente di PayPal, David Marcus, è iniziato
l’anno scorso dopo che Telegram, come detto, ha raccolto 1,7
miliardi di dollari per finanziare il suo progetto di criptovaluta.
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