mercoledì 30 dicembre 2020

NON C'E' PACE PER LE VITTIME DELLE FOIBE COME LA COSSETTO


                                                               


                                                 

Ci risiamo, sarebbe il caso di dire, è proprio vero che certe persone dopo avere patito le pende dell’inferno in vita, non vengano lasciate in pace nemmeno da morte. E’ il caso della studentesse istriana Norma Cossetto, trucidata da un gruppo di partigiani di Tito nel 1943, che da sempre crea polemiche intorno alla sua vicenda, che francamente non avrebbero motivo di esistere, tanto più dopo il riconoscimento medaglia d’oro al valor civile, conferitole dal presidente Azeglio Ciampi, la cui imparzialità certo non può essere messa in discussione, nel 2005. 
Ed invece l’ Anpi di Santa Marinella comune alle porte di Roma, qualche giorno fa ha nuovamente accusato la commemorazione della Cossetto come pura propaganda fascista, malgrado ci sia per legge un giorno legato proprio alla commemorazione delle vittime delle foibe. Non c è pace per questa eroina della guerra istriana, insignita della medaglia d oro al valor civile anche perche il 2 Dicembre la città di Reggio Emilia, ha bloccato la delibera del Consiglio Comunale relativa ad una targa in suo ricordo. Ricordo che giova dirlo narra incontrovertibilmente i fatti accaduti ad una giovane studentessa universitaria a Padova, allieva di Concetto Marchesi, che venne prelevata da casa, seviziata e stuprata con violenza bestiale inaudita e poi ammazzata e gettata in una foiba. E questa è storia e il fatto che molti non vogliano riconoscere il sacrificio suo e di migliaia di cittadini italiani massacrati dalla guerra partigiana, rappresenta il solito vizio di una certa sinistra estrema che fa da sempre dell’antifascismo una arma da brandire senza pietà contro chi non la pensa come loro. E’ una forma di arroganza negazionista intollerabile che oltraggia la figura della giovane studentessa istriana, che dopo le vicende belliche ottenne la laurea honoris causa alla memoria su proposta del prof. Marchesi, deputato comunista ed insigne studioso. Il riconoscimento della giorno del ricordo, il 10 febbraio, come detto, sembrava aver posto fine alle discussioni di parte sulle foibe e sull’esodo Giuliano – Istriano – Dalmata . Solo una minoranza di vetero- comunisti votò contro l’istituzione del giorno del ricordo in Parlamento. In realtà tuttavia il 10 febbraio – malgrado la legge istitutiva – non viene ricordato in molte città e in tantissime scuole, violando la legge. Ma nessuno, finora, era giunto a mettere in discussione la morte tremenda a cui fu condannata Norma Cossetto, colpevole di avere un padre fascista." È vergognoso che, ancora oggi, ci sia chi non voglia riconoscere la veridicità dell’eccidio delle Foibe. Come nel caso di Norma Cossetto - studentessa istriana rapita, violentata e massacrata dai partigiani titini e divenuta simbolo del genocidio italiano sul confine orientale - la cui storia viene tacciata dall'Anpi di propaganda priva di fondamento. Un insulto alla memoria di migliaia di nostri connazionali innocenti trucidati nelle Foibe e di una giovane la cui unica colpa fu quella di non aver mai rinnegato la propria italianità." questo il duro commento della leader di Fdi Giorgia Meloni sulla triste vicenda E Proprio mentre l’Anpi di Santa Marinella nega la sua tragica fine, per difendere i partigiani comunisti di Tito, la città di Casale Monferrato in Piemonte intitola invece proprio a Norma Cossetto un parco e dedica un monumento “L’Italia si divise ormai più di ottant’anni fa. Ora è il tempo della pacificazione nazionale e di prevedere luoghi della memoria che coinvolgano le vittime di entrambe le parti. A casale Monferrato la giunta comunale ha deliberato l'intitolazione di un parco norma a Cossetto, la studentessa istriana stuprata e uccisa a 22 anni dei partigiani comunisti di Tito, e di un monumento alle vittime delle foibe dell’artista istriano Privileggi. Riteniamo che questa sia un'iniziativa che unisca e non divida, come accaduto tristemente a Santa Marinella dove ANPI ha negato la tragica fine della giovane donna italiana. Casale non è nuova a queste iniziative, nello scorso mandato la maggioranza di centrosinistra del Sindaco Palazzetti aveva intitolato una stele alle vittime e agli esuli dimostrando con questo la grande sensibilità bipartisan della comunità Monferrina” ha detto il sindaco Federico Riboldi.  Sperando che con questi gesti distensivi si possano presto concludere queste becere polemiche strumentali e che la Cossetto possa trovare pace almeno nel riposo eterno

Nessun commento:

Posta un commento

NASCE IL PRIMO KIT ANTISOFISTICAZIONE OLIO EXTRAVERGINE

  Nasce il primo kit domestico per scoprire difetti, frodi e contraffazione di uno degli alimenti principi sulla tavola degli italiani, l’ol...